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Steve Le Clech_Office de tourisme de Saint-Emilion
© Steve Le Clech_Office de tourisme de Saint-Emilion

Una giornata a Saint-Émilion, Pomerol e Fronsac

Classificati Patrimonio dell'Umanità, i paesaggi viticoli e culturali di Saint-Emilion, insieme alle vicine denominazioni di Pomerol e Fronsac, formano un insieme eccezionale di DOC e siti storici, al confine con una delle più mitiche strade del vino di Bordeaux.

Saint-Emilion, un vigneto eccezionale

Sulla riva destra del fiume, il vigneto di Saint-Emilion conta oltre 900 coltivatori ed è caratterizzato da un mosaico di terroir, appezzamenti e piccole aziende agricole. La diversità geologica dei terreni, prevalentemente argillosi e calcarei, permette di ottenere miscele di vitigni magistrali e molto espressivi.

Omnipresente, il Merlot, completato da Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, conferisce ai rossi di Saint-Emilion la loro finezza e personalità uniche. Questa identità è coltivata da 20 anni dai viticoltori dell'École du Vin, che durante tutto l'anno offrono iniziative ricreative ed educative sui vini delle quattro denominazioni: Saint-Émilion, Saint-Émilion Grand Cru, Lussac Saint-Émilion e Puisseguin Saint-Émilion.

©Richard Nourry
©Richard Nourry

Patrimonio naturale e culturale

Saint-Émilion è il primo paesaggio viticolo attivo inserito nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO ed è anche una città medievale ricca di storia. Le visite guidate permettono di scoprire la Grotta dell'Ermitage, il rifugio del monaco Emilion, o la Chiesa Monolitica, il più grande edificio religioso sotterraneo d'Europa, porta d'accesso al mondo misterioso e lugubre delle catacombe, scavate nella roccia prima dell'anno 1000.

Coronata da un campanile di 68 metri, la chiesa domina la città e offre una vista spettacolare sui vigneti e sulla valle della Dordogna. Ma è in cima ad un altro belvedere storico, la Tour du Roy, l'unica torre romanica ancora intatta della Gironda, che la "Jurade" proclama il Giudizio del Vino Novello (a giugno) e il Bando della Vendemmia (a settembre).

©Loïc Graniczny
©Loïc Graniczny

Capolavori contemporanei 

Gli châteaux La Dominique e Faugères delineano il rinnovamento architettonico del vigneto, con edifici contemporanei perfettamente integrati nel paesaggio. Nel Château Faugères, la monumentale e futuristica cantina progettata da Mario Botta gioca con le luci per diventare una vera e propria cattedrale del vino contemporanea. In uno stile diverso, Château La Dominique ha affidato a Jean Nouvel la creazione di una cantina di 600 m² di linee pure. Sopra la sontuosa e sfaccettata cantina si trova il ristorante della proprietà, con una terrazza panoramica dove si può pranzare godendo di una vista a 180° sui vigneti di Saint-Émilion e Pomerol

©Patrick Cronenberger_CIVB
©Patrick Cronenberger_CIVB

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